PIZZA E BOLLICINE: LA FESTA DEI 25 ANNI

Il 19 di giugno arrivando dalla strada si poteva provare una certa emozione vedendo il parcheggio gremito di auto. Salendo con lo sguardo si vedeva lo splendido parco, curato e fiorito per l’occasione, e poi la struttura che in questi 25 anni si è via via ampliata, e soprattutto circa 200 persone tra ospiti, amici, personale, volontari, rappresentanti dei comuni del territorio: insomma tutti coloro che in questi 25 anni hanno creduto, appoggiato, finanziato sviluppato questo progetto.

Il presidente onorario, Gerolamo Saibene, ha voluto sfilare la bandiera italiana che copriva la vecchissima targa della discoteca Simpathy attaccata al muro dell’edificio più antico (a testimoniare che è tutto vero anche la presenza alla festa del deejay dell’allora Simpathy).

Tutto è nato da lì: un progetto innescato e alimentato da idee e desideri di un gruppo di “sognatori”, portato avanti grazie a una rete di supporto e a persone che fin da allora hanno messo il massimo entusiasmo e impegno per dare concretezza al tutto.

“Lo ripeto sempre – ha voluto precisare Gerolamo Saibene – avete continuato a crederci, a contribuire nel corso del tempo, vogliamo ringraziare tutti voi, questo non è un progetto fatto da pochi ma è il progetto di una comunità che ha intercettato un bisogno, lo ha preso a cuore e si è data da fare per trovare una risposta”.

Comunità di persone molte delle quali presenti, come Pia Pulici tra le prime ideatrici del progetto o Letizia la prima operatrice, e poi persone di cui si è fatto memoria ufficialmente o nel parlare informale tra i capannelli di persone: Gigi il primo ospite, Sergio Ratti animatore della Stecca del ’39 significativo benefattore (spesso in incognito), Riccardo Mantero di cui si sono ricordate le grandi capacità creative con un libro venduto per beneficenza e che ha lasciato proprio nel parco una delle sue opere più belle.

Irma Missaglia, attuale presidente di Sim-patia e colonna portante da molto tempo ha voluto invece evidenziare quelli che sono stati gli sviluppi e la visione con cui questo progetto è stato portato avanti e si è ampliato fino ad oggi, andando oltre le mura degli edifici di Valmorea.

“Abili a vivere è la missione che ci avete consegnato. È un tentativo che ogni giorno si fa. Una persona che è uscita da qui poco tempo fa ci ha detto grazie per averci dato dignità autonomia e libertà… per chi può fare un percorso in realtà Sim-patia ha creato la filiera dell’autonomia… la residenza, il centro diurno a cui accedono 60 persone ogni giorno… la piscina e la fisioterapia aperta al territorio, in piscina e palestra abili e disabili a raccontare la vera integrazione, e infine gli appartamenti protetti e il co-housing. L’obiettivo è stato per le persone che arrivano qui di non sentirsi in un posto che non è loro ma di offrire la possibilità di scegliere”.

Poi pizza (ottima!) e bollicine, come riportava il titolo dell’invito all’evento.

Molti scambi, molti sorrisi, alcuni ricordi, tanti davvero tanti destini talvolta complessi che si sono incrociati qui nelle parole e nei pensieri dei presenti, confusi insieme ai sorrisi e alla leggerezza consapevole che l’aria estiva della sera favorisce.

Alle spalle un edificio che racconta e contiene molto più di se stesso. Una presenza capace di infondere sicurezza e concretezza a quel che si è fatto e a quel che si farà.